venerdì 17 giugno 2011

Outras homenagens a Saramago - em Nápoles



Da Ischia un Omaggio a José Saramago nel segno delle isole del Mediterraneo

Dal 3 al 25 giugno, mostre, spettacoli teatrali, performance poetiche, seminari e convegni per ricordare lo scrittore portoghese Premio Nobel della Letteratura, a un anno dalla scomparsa.

Interverrà la figlia, Violante Saramago.

ISCHIA (Napoli), 31 maggio - «Omaggio a José Saramago» è il titolo delle manifestazioni a carattere internazionale che si svolgeranno dal 3 al 25 giugno nell’isola d’Ischia per ricordare il grande scrittore portoghese, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1998, in occasione del primo anniversario della scomparsa, avvenuta il 18 giugno del 2010 nella sua residenza di Tias nelle isole Canarie. L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Officina Artètéka con la collaborazione dell’associazione Italia-Portogallo di Napoli, dell’ambasciata portoghese a Roma e il patrocinio di numerose istituzioni pubbliche e private, prevede un ricco calendario di eventi, con mostre, spettacoli teatrali, performance poetiche, proiezioni, seminari e convegni che saranno ospitati nella monumentale Torre di sant’Anna detta di Michelangelo, alla presenza di studiosi, personalità della cultura e della figlia dello scrittore, Violante Saramago, che presenzierà alla serata conclusiva. Il programma inaugurale di venerdì 3 giugno, dalle ore 19.30, dopo gli interventi del sindaco della città di Ischia, Giuseppe Ferrandino e del console onorario del Portogallo a Napoli, Maria Luisa Cusati, prevede lo spettacolo teatrale intitolato «L’isola sconosciuta», ispirato all’omonimo racconto di Josè Saramago, a cura di Officina Artètéka, con Nadia Buono, Viviana Mancini, Agnese Santo, Roberto Scotto Pagliara, Massimiliano Sollino e la regia di Salvatore Ronga, direttore artistico del progetto. Seguirà il vernissage della mostra «Arcipelaghi possibili», installazioni d’arte contemporanea ispirate alle poesie del Premio Nobel, a cura dell’associazione Oblò, diretta dal maestro Gabriele Renzullo. Espongono: Diego Bellini, Marco Cortese, Manuel Di Chiara, Peppe di Massa, Gabriele Renzullo, Ornella Siciliano. «L’isola delle parole» è il seminario e reading con testo a fronte di brani tratti da opere di Saramago, a cura di Iaia De Marco, che si terrà il 17 giugno in collaborazione con le Università di Napoli Suor Orsola Benincasa e l’Orientale, con Maria da Graça Gomes de Pina, Teresa Gil Mendes e Regina Célia Pereira da Silva. Il 25 giugno si terrà la tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Paola Del Vecchio, su « Il mondo secondo Saramago: L’isola che siamo noi», con Violante Saramago, figlia dello scrittore; l’ambasciatore del Portogallo in Italia, Fernando d’Oliveira Neves; Ana Paula Laborinho, presidente dell’Instituto Camões di Lisbona; Maria Luisa Cusati, Iaia de Marco, Giulia Lanciani, Gianfranco Marelli e

Paulo Cunha e Silva, consigliere culturale presso l’Ambasciata del Portogallo a Roma. L’evento si concluderà con la performance «Cecità», laboratorio a cura del Progetto Teatro del liceo «Scotti-Einstein» di Ischia.

«L’Omaggio a Saramago – spiega il direttore scientifico, Gianfranco Marelli – si inserisce in una serie di studi intitolati “Fra isole e sponde culturali del pensiero meridiano” che sono dedicati, per tre anni di seguito, ad altrettanti Premi Nobel della Letteratura. Nel 2012 sarà la volta di Orhan Pamuk e, a seguire, di Albert Camus». Di fatto «l’ambientazione “insulare” di questo ciclo di manifestazioni – aggiunge Salvatore Ronga – rimanda al concetto di isola come ideale narrativo e immaginifico, centrale nell’opera poetica degli scrittori; e al ruolo-cardine che la Storia attribuisce all’isola d’Ischia e al golfo di Napoli, nel contesto più ampio delle millenarie relazioni culturali tra le sponde del Mediterraneo».

Gli organizzatori sottolineano ulteriori aspetti culturali dell’iniziativa. «Il concetto di “isola” nella poetica saramaghiana traguarda il “tutto”, nel senso che – sottolinea il professore Marelli - vuole portare alla luce la “verità del tutto” come espressione di un impegno civile e morale contenente “tutta la verità sopportabile” che – stagliata attraverso i suoi contorni ischitani, così chiari e precisi da imporre al contempo i limiti interni e le possibili aperture all’esterno – non ammette tentennamenti. Non per nulla, nel percorso narrativo dello scrittore lusitano, la contrapposizione cecità/lucidità indica in modo perentorio e tassativo il confine dal quale iniziare ad intraprendere il viaggio della conoscenza una volta riconosciuta l’impossibile ambiguità di rimanere fermi ad osservare “ciechi che vedono, ciechi che, pur vedendo, non vedono”. Esposta al sole, contornata dal mare, trafitta dal vento, l’isola non può sottrarsi alla propria visibilità del tutto che immediatamente si riconosce e consente di riconoscersi. È lì, e ciò basta! Il nostro compito è di vederla. Meglio: di guardarla mentre la abitiamo distratti e incuranti della sua verità, così da poterci guardare, osservando – grazie a Josè Saramago – l’isola che siamo noi».

Infoline:

Officina Arteteka

via Leonardo Mazzella, 145

Ischia (Na) – 80077

Tel. +39081992655

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