venerdì 20 febbraio 2015

À Capucha! in "Living" del "Corriere della sera"

http://living.corriere.it/lifestyle/fashion/2015/a-capucha-reinventa-la-celebre-mantella-portoghese-50252051990.shtml



TESTO ELISABETTA COLOMBO

Il marchio indipendente À Capucha! reinventa il tradizionale capo d’abbigliamento dei pastori e contadini portoghesi

Il capucha in Portogallo è un indumento della memoria, usato da pastori e contadini per ripararsi dal freddo e dalla pioggia. È tornato di moda grazie al marchio indipendente À Capucha! che ha chiesto alla designer Helena Cardoso e ai creativi di Arões Group of Artisans di (ri)disegnare cinque modelli originali.

Tagli, cuciture e ricami sono realizzati con la cura di centinaia di anni fa. Cambiano solo forme e colori e comfort, aggiornati ai gusti contemporanei. Caldi e impermeabili, sono in 100% lana burel.

http://www.acapucha.pt/home

giovedì 19 febbraio 2015

L'insegnamento della Lingua portoghese nelle scuole italiane


Il 20 febbraio 2015, presso l'Università degli Studi Internazionali di Roma, sarà inaugurato il primo corso in Italia di Lingua e Civiltà Portoghese (AF46) del Tirocinio Formativo Attivo.

Il Tirocinio Formativo Attivo è un corso di formazione alla professione di insegnante, da inserire nella scuola italiana che si rivolge ai laureati in portoghese che hanno superato una selezione costituita da tre prove: una scritta nazionale e due (una scritta e una orale) gestite dalle singole università

Roma Tre: Modulo cultura angolana - corsi II semestre 2014/2015

Queda de água Duque Bragança (Angola) 

Alcune comunicazioni relative ai corsi di Letterature portoghese e brasiliana che si terranno nel secondo semestre a Roma Tre:

Presentazione dei corsi del II semestre

I corsi della laurea triennale (Letterature portoghese e brasiliana I e Letterature portoghese e brasiliana II/III) saranno presentati dai docenti giovedì 26 febbraio alle ore 16 nell'Aula 21.

Il corso di Letterature portoghese e brasiliana della laurea magistrale sarà presentato giovedì 26 febbraio alle ore 13 nell'Aula 23. Gli studenti della magistrale che intendono seguire il corso sono pregati di mettersi in contatto con il docente.

Modulo di Cultura angolana

Il modulo di cultura angolana (6 cfu) sarà presentato nel corso dell'incontro del 26 febbraio (ore 16, Aula 21) e sarà strutturato in due sezioni, un corso introduttivo e il seminario del Prof. António Quino (ISCED - Luanda) sulla Letteratura angolana contemporanea. In allegato trovate tutte le informazioni e vi prego di leggere con attenzione la descrizione del corso di cultura angolana. In ogni caso vi segnalo i prossimi appuntamenti, pregandovi di partecipare (anche perché il modulo richiede la partecipazione al 75% delle lezioni):

5.3.2015 (ore 17 - Aula 21) Conferenza della Dott. Ondina Coelho: La cultura angolana nell'idea visionaria di Negrita

12.3.2015 (ore 15:00 - Sala "Ignazio Ambrogio) Incontro con lo scrittore Pepetela, collegato in videoconferenza da Luanda in occasione della pubblicazione del suo romanzo I Predatori (Roma, 2014)

Per altre informazioni:
Prof. Giorgio de Marchis
Università degli Studi Roma Tre
Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere
Via del Valco di San Paolo, 19 - 00146 Roma
http://lingueletteratureculturestraniere.uniroma3.it/bacheca/gdemarchis/

LUSOTOPIE 6 - Festa della Lingua Portoghese

​SABATO 21 FEBBRAIO dalle h.19.00 

alla Casa del Quartiere di San Salvario in Via Morgari 14 a Torino

Tucátulá e Africa Quero-te presentano:

6ª edizione di LUSOTOPIE Festa della lingua portoghese

Paese focus: Moçambique


• Esposizione fotografica

• Giochi linguistici

• Introduzione del Mozambico

• Aperitivo

• Presentazione del libro "L’abbecedario della nostra dipendenza: una lettura critica del discorso sullo sviluppo: il caso del Mozambico." 
• Notte danzante Lusofona (Dj set)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Amarildo Valeriano africaquerote@gmail.com
Marisa Valente ass.tucatula@gmail.com

Associação cultural italo-portuguesa Tu-Cá-Tu-Lá

Associazione culturale italo-portoghese Tu-Cá-Tu-Láhttp://associazionetucatula.wordpress.com
ass.tucatula@gmail.com

martedì 17 febbraio 2015

La coreografa portoghese Isabel Valverde all“HI>DANCE 1.0, Dance & Technology”. Roma, 17-22 febbraio

IN http://www.roma.embaixadaportugal.mne.pt/it/l-ambasciata/notizie/528-la-coreografa-portoghese-isabel-valverde-all-hi-dance-1-0-dance-technology-roma-17-22-febbraio.html

La coreografa portoghese Isabel Valverde partecipa all“HI>DANCE 1.0, Dance & Technology” rassegna artistica con un programma centrato sulla promozione della tecnologia applicata alla danza contemporanea e alla performance art, con l’adesione di 30 artisti e ricercatori provenienti da Italia, Francia, Germania, Norvegia, Portogallo, USA e Nuova Zelanda.
Lanificio di Roma, Via di Pietralata 159 - Roma
 
 
 

Rita Brütt e Amândio Pinheiro a Roma, con lo spettacolo “FURIA AVICOLA" 17-22 febbraio

IN http://www.roma.embaixadaportugal.mne.pt/it/l-ambasciata/notizie/479-rita-bruett-e-amandio-pinheiro-in-tournee-in-italia-con-lo-spettacolo-furia-avicola.html

FURIA AVICOLA
A conclusione della tournée che ha portato questo spettacolo a Udine, Prato, Bari, Correggio (RE), Casalecchio di Reno (BO) e Firenze,  gli attori portoghesi Rita Brütt e Amândio Pinheiro saranno in scena a Roma, dal 17 al 22 febbraio, al Teatro India, con lo spettacolo “FURIA AVICOLA”, di Rafael Spregelburd e Manuela Cherubini, in concorso per il “Prémio Ubu” (Migliore Novità Straniera).
Due atti unici sulla fine dell’arte e sull’assurdità della burocrazia passando per un intermezzo quasi burlesco sulla babele delle lingue.
Un ufficio pubblico, i suoi impiegati, il regno della burocrazia. Un momento di follia, o forse di lucidità, la ribellione nei confronti del simbolo dei simboli: il denaro. E alcune domande: Perché tutto nello ‘Stato’ diventa burocrazia? perché tutta l’arte diventa commercio? perché ogni religione diventa superstizione?

La parola allo studente: Gaia Marnetto, "As novas tecnologias"

Muito obrigado à nossa brilhante aluna Gaia Marnetto que escreveu este texto sobre a sua visão de jovem utilizadora das novas tecnologias. Em breve contamos publicar um outro texto sobre o mesmo tema, escrito por outro jovem - de uma geração acima...




Até ao início do século atual as novas tecnologias eram uma ferramenta para poucas pessoas (mesmo o James Bond tinha um telemóvel enorme) e a gente não tinha uma específica necessidade "digital". Os telemóveis, por exemplo, tornaram-se ao longo dum período de 2 o 3 anos tão psicologicamente necessários para a vida do dia a dia, que se uma pessoa não os tivesse, seria considerada estranha ou mesmo inconsciente! Oxalá fossem estes os perigros!
Na minha opinião hoje em dia há uma "hipertrofia digital" que implica um erro muito frequente: a confusão entre o meio e o objetivo.
No caso dos bens culturais isso já é muito claro: às vezes vemos nos museus "totem" onde as obras presentes fisicamente no lugar são apresentadas digitalmente... mas quem preferiria passar o tempo vendo um computador em lugar das obras mesmas?
Além disso há um efetivo problema: a "brecha digital" ou seja, nem todas as pessoas têm a mesma facilidade com as novas tecnologias, é uma variável importante no campo dos serviços aos cidadãos.
O máximo benefício é sem duvida para os portadores de deficiência física que podem beneficiar de ferramentas digitais mais baratas e sempre atualizadas, sobretudo no âmbito do acesso à comunicação.
Uma curiosidade: acabaram de fazer um estudo sobre as tecnologias que nos filmes do passado apareceram como invenções incríveis do futuro (hoje!), muitas dessas existem, foram inventadas realmente!

GAIA MARNETTO

Isabella Mangani: 22 e 27 febbraio - due concerti a Roma, molto diversi e molto vicini



Cari tutti,
eccomi a darvi notizia dei miei prossimi concerti.
Stavolta si tratta di due spettacoli molto diversi tra loro, quindi potete scegliere per data, orario, genere... o anche fare il bis senza annoiarvi ;-)



Il primo è un graditissimo ritorno e al contempo una novità:

FabricaV. 3.2.1
Il tempo alla rovescia ovvero in principio era il CAOS.

Evento facebook

Sala Margana
Piazza Margana 41
Domenica 22 Febbraio
ore 18.30 

La squadra di Fabrica tornerà a parlarvi del Carnevale - inteso come "il tempo della festa" - e di tutte le sue declinazioni e sfumature.
Come sempre Francesca Caprioli alla direzione artistica, e in più avrò la gioia di condividere il palco con:
Emiliano Begni piano (e che piano!), voce ed elucubrazioni musicali insieme alla sottoscritta;
Francesca Romana De Berardis, Gennaro Iaccarino e Marco Paparella voci recitanti, maschere parlanti, corpi presenti.
Ingresso euro 10
Rinnovo tessera 2015 Euro 2
ridotto euro 8
Info e prenotazioni: fabricassociazione@gmail.comºººººººººººººººººººººººººººººººººººººººº
Il secondo è
Questo mare è pieno di voci
Casale Podere Rosa
Via Diego Fabbri snc (angolo via A. De Stefani)
Venerdì 27 febbraio
ore 21.30

Uno spettacolo che ho ideato pensando all'accoglienza, al fatto che chiunque, quando prende il largo, spera che nel porto d'approdo ci sia qualcuno che gli dia il benvenuto in terra nuova, o il bentornato a casa.
Con Stefano Donegà (che per l'occasione suonerà chitarre e bouzouki) vi condurremo per mari e terre lontani, ma anche a dare uno sguardo dietro casa, forse con occhi diversi.
Ingresso €5,00
Possibilità di cenare buono e bio al Casale, ma prenotate!
Tel: 06.8271545
 
Vi manderò un reminder.
Intanto bom Carnaval!
Isabella Mangani 

D. Manuel Clemente presidiu a primeira Missa em Santo António dos Portugueses


Octávio Carmo, enviado da Agência ECCLESIA ao Vaticano

Roma, 16 fev 2015 (Ecclesia) – O cardeal-patriarca de Lisboa apelou hoje em Roma à construção de uma sociedade “justa” e “pacífica”, com a presença credível dos católicos, durante a primeira Missa a que presidiu na igreja de Santo António dos portugueses, na capital italiana.

“No nosso país, neste momento, as pessoas precisam sobretudo de presença. Há coisas que não sabemos muito bem como vamos resolver, temos de as resolver. Basicamente, estando presentes, estarmos realmente ali, junto das pessoas, da sua vida, das suas dificuldades”, disse, durante a homilia da celebração.

D. Manuel Clemente recordou as “aspirações dos mais novos”, que ainda não sabem o que sua vida irá ser, e as necessidades dos “mais idosos”, que exigem da Igreja a “proximidade de quem sente os outros e sente os outros como seus, um por um, com nome e figura”.

O cardeal-patriarca saudou as centenas de pessoas que participaram na celebração, que contou com a presença de sete bispos portugueses: D. António Francisco dos Santos (Porto), D. Pio Alves (presidente da Comissão Episcopal da Cultura Bens Culturais e Comunicações Sociais e auxiliar do Porto), D. Manuel Linda (Ordinariato Castrense), D. Manuel Felício (Guarda) e os três auxiliares do Patriarcado de Lisboa - D. Nuno Brás, D. Joaquim Mendes e D. José Traquina.

O novo cardeal elogiou o exemplo de proximidade do Papa Francisco, “um sinal muito belo” para a Igreja e a sociedade pela forma como se “encontra com cada um”, em qualquer circunstância.

Nesse sentido, deixou votos de que os católicos sejam “sinais credíveis, convincentes, de que Cristo-pastor continua presente”.

A igreja de Santo António, situada na ‘rua dos portugueses’, no centro histórico de Roma, tem as suas origens no século XV, quando se fundou um estabelecimento de apoio a peregrinos, que viria a ser o “Hospital de Santo Antão da Nação Portuguesa”.

Durante o consistório deste sábado, no Vaticano, cada novo cardeal foi inserido na respetiva ordem (episcopal, presbiteral ou diaconal), uma tradição que remonta aos tempos das primeiras comunidades cristãs de Roma, em que os cardeais eram bispos das igrejas criadas à volta da cidade (suburbicárias) ou representavam os párocos e os diáconos das igrejas locais.

D. Manuel Clemente é cardeal-presbítero, com o título da igreja de Santo António (dos portugueses), em Roma.

“Agradeço ao Santo Padre o facto de me vincular a esta igreja”, referiu o patriarca de Lisboa, na sua primeira celebração como cardeal neste espaço.

Após a Missa, o cardeal-patriarca almoçou com o grupo de peregrinos que acompanharam as celebrações dos últimos dias, em Roma.

VER também

sabato 14 febbraio 2015

11h37m 14.2.2015: Manuel Clemente, nuovo cardinale portoghese

IN http://www.agencia.ecclesia.pt/noticias/vaticano/consistorio-2015-vaticano-divulga-detalhes-de-celebracao-em-latim/


Cidade do Vaticano, 14 fev 2015 (Ecclesia) - O Papa Francisco pronunciou hoje pelas 11h27 (menos uma em Lisboa) o nome do patriarca de Lisboa, D. Manuel Clemente, como novo cardeal da Igreja Católica, numa cerimónia que decorre na Basílica de São Pedro.

A celebração na Basílica de São Pedro começou com um momento de oração em silêncio, do Papa, diante do altar da Confissão, sobre o túmulo do apóstolo São Pedro, seguido-se uma saudação do primeiro dos novos cardeais, D. Dominique Mamberti, em nome de todos os presentes, antes de uma oração proferida por Francisco, a leitura do Evangelho e a homilia.

Após esta intervenção, o Papa leu a fórmula de criação e proclama em latim os nomes dos cardeais, para os unir com “um vínculo mais estreito” à sua missão.

Depois teve lugar a profissão de fé e o juramento dos novos cardeais, de fidelidade e obediência ao Papa e seus sucessores.

Cada um dos novos cardeais ajoelhou-se, depois, para receber o barrete cardinalício, de acordo com a ordem de criação: D. Manuel Clemente, patriarca de Lisboa, foi o segundo, cerca das 11h37 locais.

O Papa entrega ainda um anel aos cardeais para que se “reforce o amor pela Igreja”, seguindo-se a atribuição a cada cardeal uma igreja de Roma – que simboliza a “participação na solicitude pastoral do Papa” na cidade -, bem como a entrega da bula de criação cardinalícia, momento selado por um abraço de paz.

No anel cardinalício são evocadas as colunas da Basílica de São Pedro, a cruz e os apóstolos Pedro e Paulo.

Cada cardeal é inserido na respetiva ordem (episcopal, presbiteral ou diaconal), uma tradição que remonta aos tempos das primeiras comunidades cristãs de Roma, em que os cardeais eram bispos das igrejas criadas à volta da cidade (suburbicárias) ou representavam os párocos e os diáconos das igrejas locais.

D. Manuel Clemente é cardeal-presbítero, com o título da igreja de Santo António (dos portugueses), em Roma.

No final da cerimónia, que tem um rito próprio diferente da celebração da Missa, a reunião de cardeais vai proceder à votação de três causas de canonização, relativas às beatas Jeanne Émilie de Villeneuve (França, 1811-1854), Maria de Jesus crucificado (Palestina, 1846-1878) e Maria Alfonsina Danil Ghattas (Palestina, 1843-1927.

Bento XVI acompanha  pela segunda vez o Papa Francisco num consistório: o Papa emérito sentou-se na primeira fila, junto ao grupo de cardeais-bispos e foi depois cumprimentado pelo seu sucessor, antes do início da celebração.

Ainda no sábado, vão ter lugar as sessões de cumprimentos aos novos cardeais, no Vaticano.

A chamada ‘visita de cortesia’ (que os italianos desginam por 'visite di calore', dada a quantidade de pessoas que vão cumprimentar os cardeais) vai decorrer entre as 16h30 e as 18h30 de Roma (menos uma em Lisboa) e no caso do cardeal português terá lugar no átrio da sala de audiências Paulo VI, junto à Basílica de São Pedro.

Na mesma sala vai acontecer a sessão do cardeal cabo-verdiano D. Arlindo Gomes Furtado; D. Júlio Duarte Langa, bispo emérito de Xai-Xai (Moçambique) vai receber os cumprimentos de todos os que o desejarem fazer na sala ducal do Palácio Apostólico.

De acordo com os dados revelados pelo Patriarcado de Lisboa (um dos dois patriarcados ocidentais da Igreja Católica), Portugal teve até hoje com 43 cardeais, a começar pelo chamado Mestre Gil, escolhido pelo Papa Urbano IV (1195- 1264)

OC

Notícia atualizada às 10h39

venerdì 13 febbraio 2015

Nuovo libro di Isabel Drumond Braga

Isabel Drumond Braga, professoressa presso la Faculdade de Letras da Universidade de Lisboa e presenza frequente del mondo universitario portoghese nell'Accademia italiana, vedrà pubblicato fra pochi giorni il suo libro più recente:

Viver e Morrer nos Cárceres do Santo Ofício


https://www.academia.edu/10669726/Viver_e_Morrer_nos_C%C3%A1rceres_do_Santo_Of%C3%ADcio_Lisboa_A_Esfera_dos_Livros_2015

Complimenti!!

dall'Indice:

Nota de Abertura 11
Estado da Questão 13

1 Uma nova Instituição «merda para a Inquisição e para quem a manda e para quem a traz» 17
2 De Casa para o Cárcere «que o cárcere possa ser livre de toda mácula» 23
3 Perguntas e mais Perguntas «o jogo é de cabra cega» 65
4 Refeições «lhe não sabia bem o comer e disse que lhe não achava gosto» 91
5 Ocupando o Tempo «se não tivesse em que lidar que endoudeceria» 109
6 Nascer nos Cárceres «um menino que pariu neste cárcere» 133
7 Adoecer e Morrer na Prisão «formalmente louco ou pateta» 143
8 Tentando Desesperadamente Contactar com o Exterior «dádivas aquebrantam penhas» 177
9 Do Cárcere para Casa «se não fazia na Inquisição cousa que não fosse velhacaria» 219

Balanço Final 233
Apêndice Documental 237
Notas 269 Fontes e Bibliografia 329 Fontes manuscritas 331 Fontes impressas 333 Catálogos, dicionários, inventários, repertórios e outras obras de referência 337 Estudos 341

Frankie Chavez ospite musicale del programma Gazebo su Rai Tre

in http://www.roma.embaixadaportugal.mne.pt/it/l-ambasciata/notizie/526-frankie-chavez-ospite-musicale-del-programma-gazebo-raitre.html


Frankie Chaves, rivelazione nel panorama della musica rock-folk europea Frankie Chavez  ospite musicale del programma Gazebo, domenica 8 febbraio su RaiTre, in occasione dell’uscita in Italia dell’album “Family Tree”  e del tour italiano che inizia il prossimo 28 marzo.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1a3bd62c-2ce2-4f64-85c9-a855a5ef9ad7.html

giovedì 12 febbraio 2015

Patriarca di Lisbona ha accolto la scelta del Papa con una «certa sorpresa»

IN
http://www.agencia.ecclesia.pt/noticias/nacional/consistorio-d-manuel-clemente-soube-que-seria-cardeal-numa-estacao-de-servico/

“Eu estava numa estação de serviço a tratar do carro quando tocou o telemóvel e era uma amiga minha a dizer: 'Olhe, eu estou aqui a ouvir o Papa em Roma a dizer que o senhor é cardeal, os meus parabéns!’ – ‘Ah sim! Está bem, então vamos a isso!’", contou o patriarca de Lisboa à Agência ECCLESIA.

“Em qualquer lado se pode ser chamado!”, acrescentou.

Para o presidente da Conferência Episcopal Portuguesa, a escolha do Papa Francisco constitui “uma certa surpresa”, uma vez que tem mostrado “liberdade” nas suas nomeações cardinalícias.

“Constituiu uma certa surpresa porque de acordo com o que tem sido a atuação do Papa Francisco e a liberdade que ele tem em relação a usos e costumes anteriores, admitia já que também isto fosse coisa do passado, devo confessar”, referiu.

Mesmo considerando “normal” a indicação do atual patriarca de Lisboa para cardeal, D. Manuel Clemente afirmou que o Francisco “não estava obrigado” a seguir a bula ‘Inter praecipuas apostolici ministerii’ (1737), do Papa Clemente XII, segundo a qual deveria ser nomeado cardeal pelo Papa no primeiro consistório realizado após a sua elevação à sede diocesana.

“Da minha parte só há responsabilidade de corresponder à expectativa que tenha em mim”, acrescentou.

Para o patriarca de Lisboa, a escolha dos novos cardeais é “um chamamento feito por ele próprio”, a partir de critérios que revelam “um estilo de pastoral simples” e dão “mais expressão” á presença da Igreja Universal em Roma.

“Os que o Papa escolheu – e falo não de mim, mas dos outros -, pelo que conheço da sua proveniência e até do percurso de um ou outro, são bispos dos vários continentes que se aproximam muito do Papa Francisco num estilo pastoral simples, direto, muito próximo das suas populações, muito evangélico”, considera.

O patriarca de Lisboa não considera o cardinalato uma honra, mas “um serviço” ao ministério do Papa, “hoje em dia particularmente importante e forte na cena mundial”.

“Nós herdamos na Igreja coisas de muitos séculos, nomeadamente da época barroca, que dava muita importância ao exterior, ao cerimonial, à pompa e circunstância. Hoje só temos a circunstância, a pompa temos de a relativizar”, afirmou.



ANCHE:
http://www.agencia.ecclesia.pt/noticias/vaticano/vaticano-reforma-da-curia-romana-esta-a-tornar-a-maquina-mais-enxuta/
http://agencia.ecclesia.pt/semanario/revista/102/page/1/#/page/1/

Concistoro del 14 febbraio: Cardinale portoghese



Annuncio di Concistoro per la creazione di nuovi Cardinali

IN
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/01/04/0006/00008.html

Nel corso dell’Angelus di oggi, il Santo Padre Francesco ha annunciato i nomi dei nuovi Cardinali che nominerà nel Concistoro del 14 febbraio prossimo:

Come è stato già annunciato, il prossimo 14 febbraio avrò la gioia di tenere un Concistoro, durante il quale nominerò 15 nuovi Cardinali, che, provenienti da 14 Nazioni di ogni Continente, manifestano l’inscindibile legame fra la Chiesa di Roma e le Chiese particolari presenti nel mondo.

Domenica 15 febbraio presiederò una solenne concelebrazione con i nuovi Cardinali, mentre il 12 e il 13 febbraio terrò un Concistoro con tutti i Cardinali per riflettere sugli orientamenti e le proposte per la riforma della Curia Romana.

I nuovi Cardinali sono:

1 – Mons. Dominique Mamberti, Arcivescovo titolare di Sagona, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

2 – Mons. Manuel José Macário do Nascimento Clemente, Patriarca di Lisboa (Portogallo).

3 – Mons. Berhaneyesus Demerew Souraphiel, C.M., Arcivescovo di Addis Abeba (Etiopia).

4 – Mons. John Atcherley Dew, Arcivescovo di Wellington (Nuova Zelanda).

5 – Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo (Italia).

6 – Mons. Pierre Nguyên Văn Nhon, Arcivescovo di Hà Nôi (Viêt Nam).

7 – Mons. Alberto Suárez Inda, Arcivescovo di Morelia (Messico).

8 – Mons. Charles Maung Bo, S.D.B., Arcivescovo di Yangon (Myanmar).

9 – Mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, Arcivescovo di Bangkok (Thailandia).

10 – Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento (Italia).

11 – Mons. Daniel Fernando Sturla Berhouet, S.D.B., Arcivescovo di Montevideo (Uruguay).

12 – Mons. Ricardo Blázquez Pérez, Arcivescovo di Valladolid (Spagna).

13 – Mons. José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., Vescovo di David (Panamá).

14 – Mons. Arlindo Gomes Furtado, Vescovo di Santiago de Cabo Verde (Arcipelago di Capo Verde).

15 – Mons. Soane Patita Paini Mafi, Vescovo di Tonga (Isole di Tonga).

Unirò, inoltre, ai Membri del Collegio Cardinalizio 5 Arcivescovi e Vescovi Emeriti che si sono distinti per la loro carità pastorale nel servizio alla Santa Sede e alla Chiesa. Essi rappresentano tanti Vescovi che, con la stessa sollecitudine di pastori, hanno dato testimonianza di amore a Cristo e al Popolo di Dio sia nelle Chiese particolari, sia nella Curia Romana, sia nel Servizio Diplomatico della Santa Sede.

Essi sono:

1 – Mons. José de Jesús Pimiento Rodríguez, Arcivescovo emerito di Manizales.

2 – Mons. Luigi De Magistris, Arcivescovo titolare di Nova, Pro-Penitenziere Maggiore emerito.

3 – Mons. Karl-Josef Rauber, Arcivescovo titolare di Giubalziana, Nunzio Apostolico.

4 – Mons. Luis Héctor Villalba, Arcivescovo emerito di Tucumán.

5 – Mons. Júlio Duarte Langa, Vescovo emerito di Xai-Xai.

Preghiamo per i nuovi Cardinali, affinché, rinnovando il loro amore a Cristo, siano testimoni del suo Vangelo nella Città di Roma e nel mondo e con la loro esperienza pastorale mi sostengano più intensamente nel mio servizio apostolico.



(in Brevi cenni biografici dei 20 Cardinali che saranno creati da Papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015)

S.E. Mons. Manuel José MACÁRIO do NASCIMENTO CLEMENTE
Patriarca di Lisboa (Portogallo)
S.E. Mons. Manuel José Macário do Nascimento Clemente è nato a Torres Vedras, Patriarcato di Lisboa (Portogallo), il 16 luglio 1948.
Dopo la Laurea in Storia Generale ottenuta presso l'Università di Lisboa, è entrato nel Seminario Patriarcale Cristo Rei dos Olivais. Ha conseguito il Dottorato in Teologia, con specializzazione in Teologia Storica presso l'Università Cattolica Portoghese.
Il 29 giugno 1979 ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale ed è stato incardinato nel Patriarcato di Lisboa.
Nel Patriarcato ha svolto gli incarichi di Vicerettore e Rettore del Seminario Maggiore, Docente della Facoltà di Teologia dell'Università Cattolica Portoghese, Membro del Capitolo della Cattedrale, del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale.
Il 6 novembre 1999 è stato nominato dal Santo Padre Giovanni Paolo II Vescovo titolare di Pinhel ed Ausiliare di Lisboa ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 22 gennaio del 2000.
Il 22 febbraio 2007 il Santo Padre Benedetto XVI lo ha nominato Vescovo della diocesi di Porto.
Il 18 maggio 2013 Papa Francesco lo ha nominato Patriarca di Lisboa.
Dal 19 giugno 2013 è Presidente della Conferenza Episcopale Portoghese, dopo esserne stato Vice Presidente. Nell’ambito della medesima Conferenza ha svolto l'incarico di Presidente della Commissione Episcopale per la Cultura, i Beni Culturali e le Comunicazioni Sociali.
Autore di numerose pubblicazioni, dal 2012 è Membro del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

Nuovo cardinale portoghese: Manuel Clemente


AGÊNCIA ECCLESIA:
http://www.agencia.ecclesia.pt/noticias/nacional/igreja-d-manuel-clemente-quarto-cardeal-portugues-do-seculo-xxi/

D. Manuel Clemente, quarto cardeal português do século XXI

Lisboa, 04 jan 2015 (Ecclesia)

O patriarca de Lisboa, D. Manuel Clemente, vai tornar-se a 14 de fevereiro no quarto cardeal português do século XXI (48.º da história) e primeiro a ser designado no atual pontificado.

D. Manuel Clemente, de 66 anos, foi nomeado patriarca de Lisboa pelo Papa Francisco a 18 de maio de 2013, após a resignação do cardeal D. José Policarpo, que faleceu em março de 2014; anteriormente, tinha sido bispo do Porto desde 2007.

Após a nomeação como patriarca de Lisboa, foi eleito como presidente da CEP até abril de 2014 e reeleito no cargo, nesse mesmo mês, por três anos.

O 17.º patriarca de Lisboa foi o vencedor do Prémio Pessoa 2009, distinção que evocou a sua obra historiográfica, intervenção cívica e “postura humanística de defesa do diálogo e da tolerância, de combate à exclusão e da intervenção social da Igreja”.

Manuel José Macário do Nascimento Clemente nasceu em Torres Vedras a 16 de julho de 1948; após concluir o curso secundário, frequentou a Faculdade de Letras de Lisboa onde se formou em História antes de entrar no Seminário Maior dos Olivais em 1973.

Em 1979 licenciou-se em Teologia pela Universidade Católica Portuguesa, doutorando-se em Teologia Histórica em 1992, com uma tese intitulada “Nas origens do apostolado contemporâneo em Portugal. A ‘Sociedade Católica’" (1843-1853).

Ordenado padre em 29 de junho de 1979, o novo patriarca foi coadjutor das paróquias de Torres Vedras e Runa, formador e reitor do Seminário dos Olivais e membro do Cabido da Sé de Lisboa.

D. Manuel Clemente foi nomeado bispo auxiliar de Lisboa por João Paulo II, a 6 de novembro de 1999; a ordenação episcopal teve lugar na igreja de Santa Maria de Belém (Jerónimos) no dia 22 de janeiro de 2000.

Em 2007, Bento XVI nomeou-o bispo do Porto, para suceder a D. Armindo Lopes Coelho; receberia o Papa alemão na cidade nortenha, a 14 de maio de 2010; nesse mesmo ano lançou uma missão especial na diocese.

O patriarca de Lisboa é autor de vários trabalhos sobre o catolicismo em Portugal a partir do Liberalismo e é também presença semanal no Programa ECCLESIA, na RTP2, com a rubrica ‘O passado do presente’, dedicada à História da Igreja; é também membro do Conselho Pontifício das Comunicações Sociais (Santa Sé).

D. Manuel Clemente foi um dos delegados da Conferência Episcopal Portuguesa no Sínodo dos Bispos para a Nova Evangelização, realizado em outubro de 2012 no Vaticano, e representou a CEP no Sínodo extraordinário sobre a Família, em outubro de 2014.

Na Diocese de Lisboa, lançou um Sínodo que está a decorrer, em diversas etapas, até 2016.

Portugal estava representado até agora no Colégio Cardinalício por D. José Saraiva Martins, prefeito emérito da Congregação para as Causas dos Santos (com mais de 80 anos) e D. Manuel Monteiro de Castro, penitenciário-mor emérito.

Otávio Carmo

Dom Manuel Clemente



Manuel José Macário do Nascimento Clemente (Torres Vedras, 16 luglio 1948) è un patriarca portoghese, dal 18 maggio 2013 patriarca di Lisbona.

È nato a Torres Vedras, Patriarcato di Lisbona, il 16 luglio 1948.
Dopo la laurea in Storia Generale ottenuta presso l'Università di Lisbona, è entrato nel Seminario Patriarcale Cristo Rei dos Olivais. Ha conseguito il dottorato in teologia, con specializzazione in Teologia Storica presso l'Università Cattolica Portoghese, .
Il 29 giugno 1979 ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale ed è stato incardinato nel Patriarcato di Lisbona.
Nel Patriarcato ha svolto gli incarichi di vicerettore e rettore del Seminario Maggiore, docente della facoltà di teologia dell'Università Cattolica Portoghese, membro del Capitolo della Cattedrale, del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale.
Il 6 novembre 1999 è stato nominato da Giovanni Paolo II vescovo titolare di Pinhel ed ausiliare di Lisbona ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 22 gennaio 2000.
Il 22 febbraio 2007 Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Porto.
Il 18 maggio 2013 Papa Francesco lo ha nominato Patriarca di Lisbona.
Dal 19 giugno 2013 è presidente della Conferenza Episcopale Portoghese, dopo esserne stato vice presidente. Nell’ambito della medesima Conferenza ha svolto l'incarico di presidente della Commissione Episcopale per la Cultura, i Beni Culturali e le Comunicazioni Sociali.



martedì 10 febbraio 2015

6 videoritratti di Miguel Bonneville a Roma

MB#6
NELL'AMBITO DI SINGOLARE/PLURALE 
un progetto di triangolo scaleno teatro per Roma Creativa 
direzione artistica Roberta Nicolai

MB#6 è un esperimento di narrazione autobiografica al femminile. Miguel Bonneville, artista portoghese che lavora sulla storia personale come momento di incontro esistenziale profondo fra identità differenti, invita tutte le donne della propria vita a raccontare di sè, delle esperienze legate all'essere donna, all'essere appena adulti, all'essere artista e ne riprende i contributi, in sei videoritratti intimi e delicati. I racconti di ciascuna delle donne vengono però restituiti dal solo performer in un doppiaggio live che riunisce le diverse storie sotto la stessa voce e le fonde fra loro, le fa diventare parte di un solo grande ritratto che descrive un'identità nuova, risultato dell'incontro fra le parole dette, l'interpretazione dell'artista e l'osservazione degli spettatori in sala.

L'autobiografia, esperimento narrativo necessariamente parziale, incompleto, mediato e provvisorio dimostra in questa performance le sue possibilità di trasformazione e rigenerazione dell'identità di tutti i soggetti coinvolti.

Sofia Arriscado, Sara Vaz, Joana Linda, Cláudia Varejão, Rita Sò e Joana Craveiro sono loro stesse, sono Miguel Bonneville, sono ogni spettatore che le osserva senza immaginare la loro voce.


Chi è MIGUEL BONNEVILLE
Miguel Bonneville nasce a Porto nel 1985. E' artista visivo, fotografo e performer. Il suo primo ciclo di performance "MIGUEL BONNEVILLE" è composto da nove lavori che sono stati rappresentati in tutta Europa. Il suo ambito di ricerca riguarda l'autobiografia, la costruzione e decostruzione dell'identità e del passato. Il nuovo ciclo performativo a cui lavora "A IMPORTÂNCIA DE SER" indaga invece la rilevanza di alcune figure della cultura internazionale nel vissuto collettivo e comune attraverso l'individuazione di momenti intimi che si ricolleghino alla poetica di ciascuno dei personaggi al centro del progetto. L'ultimo spettacolo "A IMPORTÂNCIA DE SER SIMONE DE BEAUVOIR" ha debuttato a novembre, dopo un periodo di residenza artistica presso la Fundicion di Bilbao [SPA]


14 febbraio 2015 
ore 21.00 Miguel Bonneville “ MB#6” _ Portogallo

15 febbraio 2015 
ore 21.00 Miguel Bonneville MB#6 _ Portogallo

presso
Carrozzerie n.o.t
Via Panfilo Castaldi, 28/a 
Zona: Quartiere Portuense (Roma ovest)

PIÙ

lunedì 9 febbraio 2015

Questo giovedì: "Inês de Portugal" di João Aguiar all'IPSAR


João Aguiar (1943-2010), nato a Lisbona, è stato giornalista e scrittore, a lungo collaboratore della RTP (Rádio e Televisão de Portugal) e di varie testate e riviste nazionali. Tra le sue opere, già edite in Italia: I mangiatori di perle, Viriato. Nemico di Roma, L’ora di Sertorio, Roma contro Roma, Il trono dell’Altissimo.


Portogallo, castello di Santarém, in un giorno dell’anno di Cristo 1359.
Mentre El-Rei D. Pedro I si trova a caccia nelle campagne circostanti, due suoi consiglieri attendono con cupa preoccupazione l’arrivo di altri due uomini, ora prigionieri. Sono due dei responsabili della morte di Inês de Castro, ai quali era stato solennemente promesso il perdono, ora invece negato dal principe divenuto re, deciso a vendicare l’unica donna che ha mai amato in vita sua.
Questo lo scenario di partenza di Inês de Portugal, in cui João Aguiar ricostruisce pagina dopo pagina la storia d’amore tra Pedro e Inês, alternando tinte tenui ad altre forti, e attingendo a piene mani da uno dei maggiori miti della coscienza collettiva portoghese.


Inês de Portugal di João Aguiar
giovedì 12 febbraio, ore 18:00 - Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma

Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma, Mons. Agostinho da Costa Borges, sotto l’alto patrocinio di S. E. L’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede, Dott. António de Almeida Ribeiro ha il piacere di invitare alla presentazione della versione italiana del libro Inês de Portugal di João Aguiar, nella traduzione di Gianluca Galletti, pubblicata dalla casa editrice Tuga Edizioni.

La presentazione del libro sarà a cura della Professoressa Giulia Lanciani, nome maggiore della Lusitanistica in Italia e nel mondo. Con vastissima bibliografia pubblicata, è stata professore ordinario di lingua e letteratura portoghese e brasiliana all'Università degli Studi Roma Tre, dove ha fondato la Cattedra José Saramago. Si è occupata di traduzione e di poesia, teatro e letteratura in lingua portoghese, nonché di testi in gallego e catalano e nel 2003 le è stato assegnato il Premio Nazionale per la Traduzione per l'attività complessiva. È stata insignita dal Presidente della Repubblica portoghese del grado di Grande Ufficiale dell’Ordine dell’Infante D. Henrique.

La sessione sarà presieduta da S. E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede
Dott. António de Almeida Ribeiro e dal traduttore e avrà luogo giovedì 12 Febbraio 2015, alle ore 18.00, nel salone nobile dell’ Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma (Via dei Portoghesi, 2).

3 marzo - Galleria IPSAR: “Visioni – uno sguardo dentro l’occhio umano”


http://www.ipsar.org/modules.php?name=News&file=article&sid=125

Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma, Mons. Agostinho da Costa Borges, sotto l’alto patrocinio di S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede, Dott. António de Almeida Ribeiro, in collaborazione con il CEO del Centro Cirúrgico de Coimbra, Portogallo, nella persona Dott. António Travassos, invita all’inaugurazione della mostra “ Visioni – uno sguardo dentro l’occhio umano”.

L’inaugurazione avrà luogo martedì 3 Marzo 2015, alle ore 18.30 presso la galleria d’arte dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma (Via dei Portoghesi). La mostra include più di 40 fotografie reali dell’occhio umano, che registrano momenti che vanno oltre quello che l’occhio è capace di raggiungere - trasformandosi, così, in uno strumento di comunicazione innovatore tra scienza e arte.

La fisica, la matematica, l’ingegneria di strutture o semplicemente l’estetica, il bello, sono presenti ed esistono, necessariamente, dentro ogni occhio umano. Così, le fotografie, oltre ad essere pezzi di grande bellezza formale, rappresentano anche casi di successo della Medicina e della Oftalmologia portoghese.

Questa serie di fotografie è già stata presentata in varie gallerie d’arte in Portogallo e l’anno scorso è stata anche ospitata a Lisbona, dal Museo di Storia Naturale e della Scienza.

La mostra rimarrà aperta fino al 29 Marzo 2015, da mercoledì a domenica, dalle 17.00 alle 20.00.

Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma

Via dei Portoghesi, 2 - 00186 ROMA Tel.: (+39)06 68 80 24 96 Fax: (+39)06 68 65 234 www.ipsar.org

venerdì 6 febbraio 2015

La parola allo Studente: Giovanna Schepisi, "Mudar de Vida"



Mudar de vida

Não sei se existe em português um provérbio parecido ao dito italiano “rinnovarsi o morire” (renovar-se ou morrer):  para não deixar de sentir-se vivos e não perder entusiasmo e esperanças é importante de vez em quando procurar experimentar coisas novas,  mudar, se calhar, velhos costumes, ou, como sugere a escritora Margarida Rebelo Pinto, “seguir um sonho e mudar de vida”.

Não sempre são necessárias mudanças radicais para melhorar o nosso estado de espírito e  fazer-nos ver a vida com olhos diferentes. Muitas vezes podem ser suficientes pequenas coisas, como dedicar-se a um novo hobby,  programar uma viagem com novos amigos, ou, para algumas mulheres, simplesmente mudar de penteado!  Mas também há quem, num dado momento da sua vida, sinta a exigência de cancelar por completo o passado e então quer mudar de emprego, decide ir viver para uma cidade o para um país diferente, ou acaba por abandonar a família em busca de novos horizontes.

Seja o que for, acho que sempre é positivo desejar ampliar interesses e fazer novas experiências. Eu vivi quase vinte cinco anos fora de Itália, em três países diferentes, e todas foram experiências inesquecíveis.  Desde que me casei mudei nove vezes de morada. Dizem que mudar de habitação é uma das maiores causas de stress; eu o encontrei agradável e estimulante. No entanto sei de pessoas que nunca mudariam de morada (nem, naturalmente, de bairro o de cidade de residência). Elas nunca mudariam absolutamente nada das suas vidas, por estar já satisfeitas com a que têm ou, muitas vezes, por medo a enfrentar situações novas e desconhecidas, ou porque são incapazes de ter sonhos. 

GIOVANNA SCHEPISI

La parola allo Studente: Ferena Carotenuto, "Deus brinca connosco"



Um investigador português descobre por um telescópio um novo sistema solar com cinco “Terras” Quer dizer:
Deus brinca connosco.

Começamos com a bandeira: aquela portuguesa é a única que tem um instrumento astronómico no centro, a esfera armilar.
A esfera armilar era aplicada em navegação, constando de um modelo reduzido do cosmos, no qual cada planeta era representado na sua órbita circular ao redor do Sol. A filosofia aristotélica que era aquela dominante no Ocidente, imaginava os astros como fixos em esferas transparentes e cada uma possuía um diâmetro compatível com sua distância à terra. A partir da Lua, a mais próxima, depois do Sol, existiam inúmeras outras esferas, uma para cada planeta, que eram tratados como as estrelas errantes. Embora soubessem que não existiam esferas de vidros no firmamento, resolveram mesmo assim recriar um universo em miniatura que pudesse mimetizar a mecânica celeste. Em substituição das esferas imaginárias de vidro, fizeram vários anéis aos quais deram o nome de armilas. Antes do advento do telescópio no século XVII, a esfera armilar  era um instrumento primário de todos os navegadores na correcção da posição estimada segundo a posição aparente dos astros. Essa esfera tornou-se num dos emblemas de Dom Manuel I.
A esfera armilar hoje é obviamente obsoleta porque as órbitas dos corpos celestes representadas pelos anéis (armilas) não são esféricas mas todas elípticas, como disse alguns séculos depois Johannes Kepler: Os planetas descrevem órbitas elípticas, com o sol num dos focos.
Então, Kepler e a esfera armilar não podem coexistir...
Apesar de tudo, esse sinal fica na bandeira ainda hoje. Então, os portugueses modernos é necessário terem essa esfera no ADN, destinados para sempre a navegar em busca de terras novas, ainda que não haja mais terras novas nessa Terra, mas fiquem afora, ali no espaço cósmico...
Sempre falando na navegação, costuma-se dizer que Hans Lippershey, um fabricante de lentes neerlandês, construiu em 1608 o primeiro instrumento para a observação de objectos à distância: o telescópio. O conceito que desenvolveu era a utilização desse tubo com lentes para fins bélicos e comerciais (navegação) e não para observações do céu.
O primeiro investigador que apontou o telescópio para o céu, para investigar os planetas, o sol e as estrelas foi Galileu Galilei, académico dos Lincei, a primeira Academia de Ciências do mundo, fundada por Papa Gregório XIII, o mesmo papa do Calendário Gregoriano, em Roma, em 1603.
Assim temos uma ligação entre o nosso astrofísico português e Itália, passando pelo telescópio.
Continuando com essa ligação lógica, o telescópio espacial que permitiu ao astrofísico português Tiago Campante de descobrir aquele sistema solar no qual fala o artigo, chama-se Kepler, como o astrónomo que dizia, contradizendo as teorias ptolemaicas e aristotélicas, que as órbitas são elípticas.
Em breve, resumindo, um português sem esfera armilar, mas armado do melhor telescópio americano que há na órbita terrestre, chamado Kepler, e posse da NASA,  descobriu este sistema solar antiquíssimo, onde as órbitas dos planetas são... circulares!!!
Deus brinca connosco, é claro (embora não jogue dados, como dizia Einstein...)



 o sistema solar terrestre

Falando sério, o sistema solar chamado Kepler-444 está na nossa galáxia, na via Láctea, relativamente perto do nosso Sol. Quando se fala em astronomia, a palavra “relativamente” é relativa no sentido mais extremo.
Para darmos uma ideia nas dimensões da Via Láctea, é preciso começar com a noção de ano-luz, para compreendermos as distâncias:  um ano luz é 9.4607×1015 m.
Eis alguns dados técnicos da nossa Via Láctea:


Dimensões
Diâmetro do disco
~ 100 000 anos-luz
Espessura do disco
entre 1 000 e 3 000 anos-luz
Distância do Sol ao centro galáctico
~ 26 000 anos luz

Outros dados
Período de translação do Sol ao redor do centro
225 milhões de anos
Sentido de rotação da galáxia
horário (que bom!)
Idade estimada
mais de 13 bilhões de anos
quatro
Inclinação entre o plano galáctico e a eclíptica
60°


Quantidade de estrelas
entre 100 e 400 bilhões




 Kepler-444

A estrela mais perto da Terra (excluindo o Sol) é Próxima Centauri, distante 4,23 anos-luz.

Acrescento alguns dados técnicos da página web da NASA sobre o sistema solar K-444.

O sistema solar chamado Kepler-444, com cinco planetas rochosos de tamanho entre Mercúrio e Vênus, fica a 117 anos luz de nós, na constelação de Lyra. A constelação de Lyra é visível no hemisfério Norte, e pode ser observada facilmente graças à sua estrela luminosíssima, chamada Vega, muito evidente nos meses de Verão.
O “sol” Kepler-444 é uma estrela anã cor-de-laranja, que não possui muitos metais no núcleo. Tem um rádio de 0,85 (o nosso sol tem 1), uma massa de 0,78 (o nosso Sol tem 1), uma luminosidade de 0,40 (o nosso sol tem 1), uma temperatura de 5240 °K (o nosso Sol tem uma temperatura de 5780 °K).
Os planetas são chamados b, c, d, e, e f, e têm órbitas quase circulares e muita inclinação, entre 87/89 °. Ficando tão perto da estrela, as órbitas são muito velozes e o planeta mais longínquo, o f, cumpre a volta em menos de 10 dias (a nossa Terra precisa de um ano juliano, um pouco mais de 365 dias; Mercúrio, o nosso planeta mais perto ao Sol, tem uma órbita de só 88  dias terrestres). O planeta mais longínquo dos cinco fica muito mais perto do que Mercúrio do Sol. As temperaturas então devem ser ainda mais extremas do que em Mercúrio (de 173 °C à noite até 427 °C durante o dia nas regiões equatoriais; os pólos são sempre à temperatura de 93 °C). 
A NASA diz que os planetas ficam demais perto ao “sol” para terem vida no sentido da palavra que nós utilizamos.
Ainda estamos sozinhos no Universo...

FERENA CAROTENUTO