mercoledì 28 ottobre 2015

UROGALLO | José Eduardo Agualusa | Passeggeri in transito



José Eduardo Agualusa
Passeggeri in transito

Nuovi racconti per viaggiare

ISBN: 978-88-97365-31-0
124 pp., 12,00 €
Traduzione di Luca Creta
Collana: Urogallo.Frontiere perdute 9

L’autore
Forse il più rappresentativo autore angolano della sua generazione – senz’altro il più premiato e il più tradotto e letto nella scena internazionale – giornalista, reporter, narratore e viaggiatore instancabile, Agualusa ha incantato milioni di lettori con la sua prosa cristallina e moderna. La sua opera, dispersa in vari romanzi e alcune raccolte di racconti è al contempo la testimonianza di un’epoca e di un’intera costellazione linguistica: quella della Lusofonia. Più volte, infatti, il Portogallo, il Brasile e i vari luoghi dell’Africa e dell’Asia di lingua portoghese si intrecciano creando un unico grande spazio geografico, culturale e letterario. Tra le sue opere si ricordano: A Feira dos Assombrados (1992), Nação Crioula (1997), O Vendedor de Passados (Il venditore di passati, La Nuova Frontiera, 2008), As Mulheres do Meu Pai (Le donne di mio padre, La Nuova Frontiera, 2010), Teoria Geral do Esquecimento (2012) e A Rainha Ginga (2014).

Il libro
«Quando capisco che sto iniziando ad affezionarmi a un luogo, saluto e me ne vado. Chi non ama non soffre. Chi non ha nulla, non ha nulla da perdere. Io la penso così. Un giorno mi addormentai sull’orlo di un enorme burrone. Mi svegliai con le prime luci dell’alba. La mattina si posò sulla mia spalla, come un uccello, e lì rimase. Davanti a me c’era il mare. Dietro di me il cielo profondo, alte montagne. Era un luogo senza precedenti, lontano dal mondo, come un vecchio elefante che si è allontanato dal branco. Fino a quel momento avevo viaggiato senza sapere il perché. E allora, seduto sul baratro, mi venne in mente per la prima volta questa domanda. “Che ci faccio qui?” Pensai di tornare indietro. Tuttavia avevo camminato troppo, e tornare indietro o andare avanti sarebbe stata la stessa cosa. Continuai a incedere. Oggi viaggio per sapere il perché».

Questa raccolta raggruppa venti testi in prosa breve con protagonisti dei viaggiatori che si muovono tra varie città dell’Angola, del Portogallo e del Brasile. Venti racconti che Agualusa utilizza come colori su una tavolozza per dipingere un’unica grande tela: quella di una globale realtà lusofona, una realtà in cui le frontiere tra Angola, Portogallo e Brasile sono completamente annullate. Si delinea così la volontà di dar vita a un grande universo lusofono abitato da passeggeri provenienti da luoghi diversi ma connessi tra loro. In ogni racconto sono infatti presenti degli elementi ricorrenti che fungono da filo conduttore: il colonialismo portoghese e la successiva indipendenza dell’Angola ottenuta nel 1975, i riferimenti a personalità emblematiche della letteratura portoghese, usi e costumi dei popoli angolano e brasiliano ecc...

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