mercoledì 9 dicembre 2015

Giovedî 10: PAOLO BIGELLI nella galleria IPSAR



Giovedì, 10 dicembre, alle ore 18:00 s’inaugura una nuova mostra di Paolo Bigelli presso l’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma. “Passaggi – Passagens” riunisce gli ultimi lavori dell’artista, in cui, secondo le sue stesse parole ha “intenzionalmente osservato quei “non-luoghi” rappresentati dalle soglie, dalle finestre, da quelle zone di passaggio che si aprono verso altro. Ho così immaginato linee tra un bosco ed un prato, tra una radura e l’acqua, tra la luce e l’ombra, tra il silenzio ed il suono, tra l’interno e l’esterno di una casa. Gli abitanti di questi “non luoghi” sono in attesa di un cambiamento di stato colti nella fragilità che la mutazione porta con sé.”La mostra rimarrà aperta fino al 20 dicembre 2015, da lunedì a domenica, tra le 15:30 e le 19:30 e sabato e domenica anche la mattina, dalle 10:00 alle 13:00. Ingresso libero.

 
Passaggi /Passagens


“La bellezza delle cose esiste nella mente di colui che le contempla.” Questo sosteneva David Hume nel saggio “Of the standard of taste”; nell’arte e nella sua esperienza c’è dunque il respiro di una libertà cerebrale, del momento in cui il razionale cede all’emotivo, a quel pizzico di follia che fa l’uomo così differente dal computer, che lo rende creativo e libero di cambiare d’improvviso la propria direzione espressiva , di  varcare confini o sostare…. sulla soglia di mondi diversi.


In questi miei ultimi lavori ho intenzionalmente osservato quei “non-luoghi” rappresentati dalle soglie, dalle finestre, da quelle zone di passaggio che si aprono verso altro. Ho così immaginato linee tra un bosco ed un prato, tra una radura e l’acqua, tra la luce e l’ombra, tra il silenzio ed il suono, tra l’interno e l’esterno di una casa. Gli abitanti di questi “non luoghi” sono in attesa di un cambiamento di stato colti nella fragilità che la mutazione porta con sé. In termini di tecnica, l’indefinita atmosfera di un luogo “di passaggio” mi ha spinto, per reazione, ad una maggiore definizione della “forma di un soggetto” mediante i dettami di un chiaro-scuro più incisivo che ne esaltasse il contrasto, e mediante l’uso delle linee di contorno più o meno sottili che fanno risaltare la “forma” da esse racchiusa. Questi, che potrebbero apparire espedienti tecnici, sono in realtà la traduzione della fluidità dell’esperienza dell’arte dove spesso la tecnica e prodotto si identificano.


Oltre a soddisfare questo bisogno di “definizione”, il contrasto di luci ed ombre e le linee di contorno tendono a far si che la rappresentazione di un soggetto ambisca ad un’atmosfera non realistica, evocante il contenuto, così come accade nelle correnti artistiche successive all’impressionismo e come accade anche nell’illustrazione, spesso erroneamente associata ad una mera sintesi narrativa. Incontreremo così personaggi, miti, simboli e concetti, abitanti sospesi sulla soglia delle iniziazioni che la vita porta con sé.


Paolo Bigelli      


www.paolobigelli.com

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